I social media come strumenti di marketing: tra benefici e insidie
Podcast
News
Articoli
2
Min.

I social media come strumenti di marketing: tra benefici e insidie

10/17/2024

Sempre più brand si affidano ai social per promuovere i propri prodotti e servizi, ma non mancano i rischi. Vediamo il ruolo dei social media nelle strategie digitali, confrontando opportunità e potenziali pericolo.

I vantaggi dei social media per le aziende

I social media rappresentano uno strumento potente per connettersi con il pubblico e aumentare la visibilità. Oltre l'80% delle persone tra i 18 e i 49 anni utilizza attivamente piattaforme come Facebook e Instagram (fonte: Statista), offrendo un’opportunità straordinaria per raggiungere un vasto pubblico in modo diretto e interattivo.

I social permettono alle aziende di creare community e aumentare la fiducia dei clienti grazie a contenuti personalizzati e alla possibilità di rispondere rapidamente a commenti o domande. Le strategie di advertising mirate e personalizzate aiutano a trasformare i follower in clienti, raggiungendo chi ha maggiori probabilità di acquistare... e credo che tu questo lo sappia bene perchè ogni giorno siamo bombardati da pubblicità che intercetta i nostri INTERESSI LATENTI.

Le insidie dei social media per il brand

Nonostante i vantaggi, i social media presentano anche dei rischi.

Un uso inappropriato o una gestione scarsa possono influire negativamente sulla reputazione aziendale. La diffusione di fake news e i problemi legati alla privacy degli utenti rappresentano un pericolo costante, a cui si aggiunge la possibilità di ricevere recensioni negative o commenti offensivi, che potrebbero allontanare i potenziali clienti.

È fondamentale, quindi, sviluppare una strategia digitale che includa linee guida chiare su come gestire le interazioni e i contenuti, evitando comportamenti che potrebbero minare la fiducia del pubblico e, di conseguenza, la reputazione aziendale.

L'impatto dell’algoritmo sui giovani e sulla polarizzazione sociale

I rischi non sono solo per le aziende ma anche per le persone, e più nello specifico per i ragazzi.

Il programma Cross Check (o XCheck) di Facebook solleva preoccupazioni significative riguardo alla responsabilità dei social media nei confronti dei contenuti pubblicati. Questo sistema consente ad alcuni utenti di alto profilo di condividere contenuti che, normalmente, violerebbero le linee guida della piattaforma, includendo persino messaggi di incitamento alla violenza o molestie, senza subire le conseguenti sanzioni.

Tale approccio crea un doppio standard che mina l’integrità delle norme di Facebook, evidenziando come certi contenuti possano essere tollerati quando provengono da figure influenti.

Allo stesso tempo, studi interni a Facebook hanno rilevato che il 33% delle ragazze adolescenti riporta un peggioramento della propria immagine corporea a causa dei contenuti visualizzati su Instagram, e molti adolescenti accusano la piattaforma di contribuire all’aumento dell’ansia e della depressione.

Questi risultati suggeriscono che l’algoritmo di Instagram, ottimizzato per massimizzare il coinvolgimento, può intensificare i problemi psicologici nei giovani utenti, esponendoli a contenuti che amplificano insicurezze e paure.

L'algoritmo introdotto nel 2018, progettato per favorire contenuti che confermino le opinioni degli utenti, ha inavvertitamente contribuito alla polarizzazione sociale. Lo scopo era quello di incrementare l’engagement, stimolando le interazioni e il coinvolgimento emotivo. Quindi si è finiti per isolare gli utenti in "bolle" di contenuti che rafforzano idee già presenti, limitando l’esposizione a prospettive diverse e alimentando divisioni.

In un contesto dove il dibattito pubblico è sempre più influenzato dalle dinamiche dei social media, la capacità di tali piattaforme di promuovere contenuti divisivi evidenzia la necessità di strategie più responsabili e trasparenti.

Ragionate con la vostra testa, e sui social stateci per salutare amici e parenti.