La perfezione è un'illusione: chi la indossa nasconde ferite invisibili
Podcast
News
Articoli
3
Min.

La perfezione è un'illusione: chi la indossa nasconde ferite invisibili

3/20/2025

Chi sembra perfetto, chi non mostra mai debolezze, chi sembra avere sempre la risposta giusta, spesso nasconde dentro di sé il caos più profondo. La perfezione non esiste, ma il desiderio di apparire perfetti spesso diventa una gabbia.

La maschera della perfezione

Viviamo in un mondo dove la perfezione viene esaltata. Sui social, nelle relazioni, nel lavoro: tutti cercano di mostrarsi impeccabili. Ma chi sembra perfetto all'esterno ha solo imparato a nascondere meglio le proprie insicurezze.

La perfezione è un vestito stirato con cura, senza pieghe, senza grinze. Ma chi lo indossa sa bene che sotto la stoffa c'è pelle viva, e sotto la pelle ci sono cicatrici che non si mostrano. Il sorriso sempre al posto giusto, le parole calibrate alla perfezione, la postura impeccabile: tutto è studiato per dare un'immagine senza difetti. Ma dietro quell'apparenza si nasconde spesso il timore di essere scoperti per ciò che si è veramente.

Nella mia storia personale, raccontata nel mio libro Il Maratoneta e l’Oscuro Passeggero, ho vissuto momenti in cui mi sono sentito prigioniero di aspettative.

Lavoravo senza sosta, inseguendo un’idea di successo che credevo mi avrebbe reso felice. Ma dentro di me c’era qualcosa che non andava, un’inquietudine che non volevo ascoltare. Fino a quando, un giorno, il mio "Oscuro Passeggero" mi ha fatto capire che dovevo cambiare rotta.

Accettare le proprie fragilità

Mostrare le proprie fragilità non è un segno di debolezza, ma di forza.

Chi si espone, chi accetta le proprie imperfezioni, diventa libero. Non c'è nulla di più umano di chi ha avuto il coraggio di spogliarsi della perfezione e mostrarsi per ciò che è: una persona che ha lottato, che ha sofferto, ma che ha anche imparato e trovato la propria strada.

Nel mio percorso da operaio a digital marketer, ho capito che i momenti di crisi, quelli in cui tutto sembrava crollare, sono stati in realtà i più preziosi. Mi hanno costretto a guardarmi dentro, a capire cosa volevo davvero.

Ho imparato che il cambiamento nasce dall’accettazione, e che ogni cicatrice racconta una storia che merita di essere condivisa.

La vera forza: essere autentici

Essere autentici richiede coraggio. Significa smettere di nascondersi dietro un’immagine costruita e iniziare a vivere davvero. Il mondo non ha bisogno di perfezione, ha bisogno di verità.

Nel mio libro parlo di come ho abbracciato il mio "Oscuro Passeggero", quella parte di me che mi spingeva a cambiare, a non accontentarmi. Ho imparato a non temere i miei demoni, ma a conviverci. Perché solo quando li accettiamo smettono di farci paura.

Se c'è una cosa che ho capito nel mio viaggio, è che chi mostra le proprie ferite non è fragile. È semplicemente vero. E nella verità, c'è sempre una forza straordinaria.