Prendi in mano il tuo Futuro, prima che qualcun altro lo faccia per te
Prendendo spunto da una newsletter del mitico Montemagno voglio fare una riflessione sull'A.I.. È un'onda che non sta arrivando... è arrivata da tempo, bisogna solo capire quanto è alta.
Capire l'era degli assistenti digitali
Nell'ultima settimana, il panorama tecnologico è stato scosso dagli annunci di OpenAI e Google, che hanno presentato le loro ultime innovazioni in materia di assistenti digitali. Questi nuovi modelli promettono di rivoluzionare il nostro quotidiano, proponendosi come compagni sempre attivi, pronti a rispondere a ogni nostra esigenza con un'intelligenza artificiale avanzata. Il concetto ricorda il film "Her", dove un assistente dotato di grande empatia diventa un vero e proprio partner nella vita del protagonista. Ma oltre alla convenienza, queste tecnologie sollevano questioni importanti sul controllo delle nostre scelte quotidiane e sull'impatto sulla nostra autonomia.
Comodità contro autonomia: un equilibrio delicato
L'attrattiva degli assistenti digitali sta nella loro capacità di semplificare la vita: immagina di voler scoprire il miglior ristorante sushi a Roma. Tradizionalmente, digiteresti la tua query su Google e valuteresti i risultati uno ad uno. Con un assistente digitale come ChatGPT o Google’s Project Astra, invece, riceveresti direttamente una raccomandazione personalizzata.
Questo processo, pur essendo estremamente comodo, porta con sé delle sfide significative. L'assistente decide quali opzioni mostrarti basandosi su algoritmi che possono avere pregiudizi intrinseci o che potrebbero omettere dettagli rilevanti. Questo modo di interagire con l'informazione è molto diverso dal fare una ricerca indipendente.
L'uso indiscriminato di questi strumenti può limitare la nostra capacità di scelta e promuovere una forma di pigrizia informativa, dove accettiamo passivamente le informazioni che ci vengono fornite senza cercare ulteriori dettagli o contesti. Come già visto con l'uso dei cellulari, molti non comprendono i meccanismi dietro ai social network o ai modelli di business delle app che utilizzano, trasformandosi da utenti a prodotti. Di fronte a questi "compagni" digitali, dobbiamo chiederci: quanto controllo stiamo cedendo e quali potrebbero essere le conseguenze a lungo termine?
Prendi in mano il tuo futuro
Il nostro approccio a questi nuovi strumenti non dovrebbe essere guidato dalla paura, ma da un'informazione consapevole e da una riflessione critica sui loro impatti reali. È essenziale comprendere e interrogarsi su come queste tecnologie influenzano non solo il nostro comportamento, ma anche il nostro processo decisionale. In un mondo dove "se cambi il modo in cui compro, cambi cosa compro" diventa sempre più vero, avere il controllo sulle proprie decisioni è fondamentale.
Mentre abbracciamo le innovazioni che promettono di migliorare la nostra vita, non dimentichiamo di rimanere vigili e critici. Se non decidiamo attivamente come navigare in questo nuovo paesaggio tecnologico, qualcun altro lo farà per noi, e non sempre con i nostri migliori interessi a cuore. In un'epoca di cambiamenti rapidi, la capacità di guidare il proprio destino attraverso scelte consapevoli e informate è più importante che mai.