Resilienza: moda o necessità?
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Resilienza: moda o necessità?

9/6/2024

La parola “resilienza” è stata utilizzata così tanto negli ultimi anni che sembra aver perso il suo significato originale. Ma è davvero così inutile oggi?

L'evoluzione del termine "resilienza"

Nel tempo, la parola “resilienza” è passata da un concetto tecnico a un'espressione onnipresente. In origine, derivava dalla scienza dei materiali, indicando la capacità di un oggetto di ritornare alla sua forma iniziale dopo una deformazione.

Oggi, viene spesso associata alla capacità umana di affrontare e superare avversità. Questo cambiamento ha reso il termine popolare, ma ha anche contribuito a svuotarlo del suo vero significato.

Una parola inflazionata

“Resilienza” è ormai dappertutto: dai discorsi politici ai post sui social media, passando per i manuali di auto-aiuto. Il problema è che l'uso eccessivo ha reso il termine quasi privo di forza. Spesso viene utilizzato come parola passe-partout per esprimere tutto e niente allo stesso tempo.

La sua inflazione linguistica ha portato molti a chiedersi se abbia ancora un valore reale nel linguaggio moderno.

Dobbiamo smettere di usare "resilienza"?

Nonostante l'uso inflazionato, “resilienza” può ancora essere una parola potente, se usata nel giusto contesto. La chiave sta nel tornare alla sua essenza, usando il termine solo quando veramente necessario. In questo modo, possiamo riscoprire la forza dietro la parola e ridarle il valore che merita. Perché alla fine, la resilienza non è una moda, ma una qualità fondamentale che ci aiuta a crescere.

Io ne ho fatto un mantra RESISTO DUNQUE SONO: ascoltati, impara a conoscerti e divertiti.